Segnaliamo due utili volumi a firma del cooperatore Riccardo Castaldi (Resp. Viticolo Gruppo Cevico). Si tratta di “Vite, gestione della chioma” (potatura invernale, interventi al verde e innesti), uscito in occasione del Simei 2013 e “Vite, sistemi di allevamento”.
Entrambi sono pubblicati dalle edizioni Informatore Agrario e possono essere ordinati in libreria o acquistati direttamente dal sito dell’editore.

Scopi, epoche e modalità operative per imparare a gestire la chioma della vite dalla fase di allevamento a quella produttiva. Di volta in volta le indicazioni sono completate anche dai tempi-lavoro necessari, a seconda del sistema di allevamento, considerando sia la gestione manuale che quella meccanizzata; i dati, riassunti in tabelle di comoda consultazione, consentono di risalire facilmente al costo di gestione dell’impianto vitivinicolo. Alcuni capitoli del manuale trattano poi della gestione integralmente meccanizzata delle diverse fasi di potatura secca e potatura verde, con utili indicazioni su tipologie e costi delle macchine. Infine, una sezione è dedicata agli innesti della vite, utili per la sostituzione del vitigno, con fasi operative chiaramente spiegate e illustrate.

Il primo manuale completo che descrive i sistemi di allevamento della vite fornendo utili consigli per l’impianto, l’allevamento e la gestione. Illustrato da immagini e disegni, corredato da tabelle e con un testo chiaro e ricco di esempi, il libro costituisce un punto di riferimento per il viticoltore moderno.
Il testo documenta i sistemi di allevamento tradizionali e quelli moderni più razionali, oltre a quelli di recente sperimentazione e ne suggerisce la scelta considerando una serie di elementi: dalle caratteristiche del vitigno a quelle di suolo e clima, dal livello produttivo al grado di meccanizzazione e all’impiego di manodopera, dai costi d’impianto alle indicazioni nei disciplinari delle denominazioni di origine fino alla conservazione del paesaggio viticolo.
Il secondo testo documenta i sistemi di allevamento tradizionali e quelli moderni più razionali, oltre a quelli di recente sperimentazione e ne suggerisce la scelta considerando una serie di elementi: dalle caratteristiche del vitigno a quelle di suolo e clima, dal livello produttivo al grado di meccanizzazione e all’impiego di manodopera, dai costi d’impianto alle indicazioni nei disciplinari delle denominazioni di origine fino alla conservazione del paesaggio viticolo.