La mia riflessione nasce dopo aver visto una top10 (degli youtuber playerinside) sui momenti memorabili nei videogiochi, e riflettevo che attualmente,c’è una mancanza, di momenti memorabili, ho anche unito un altra mia riflessione(portata anche da Fraws sul canale parliamo di videogiochi),ovvero “la troppa informazione sta ammazzando il divertimento”, ormai è diventato un argomento vivo il mondo videoludico, al pari del cinema o del gossip delle star,ormai tra WebZine,Portavoce delle aziende del tripla AAA di turno e Youtubers, ormai un gioco viene sviscerato e mostrato nei minimi dettagli, prima dell’effettiva uscita, come potremo goderci ancora la sorpresa o riconoscere un momento memorabile?
Nel 2009 all’università, durante il corso di game design venne a farci lezione un ex dipendente ubisoft che lavorò per il primo Assassin’s Creed, ci spiegò che i giochi si vendono solo facendo una promessa al giocatore, loro creano solo un promessa di divertimento, questa spinge il giocatore ad acquistare e provare un titolo.
In parole povere quando producono un gioco e devono sponsorizzarlo, danno rilevanza all’uscita solo della caratteristica innovativa, nel caso di assassin’s creed ci raccontò che la campagna marketing fu di venderlo come un Prince of Persia, con la possibilità di far parkour e uccidere in modo stealth.
Nessuno ci raccontò dell’ Animus, infatti in quella TOP che vi linkerò sotto, tra i momenti memorabili, c’è proprio la storia dell’Animus e di Desmond, roba che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato.
Ma in 7 anni cosa è veramente cambiato? facciamo mente locale e per far ciò, confronterò il mio passato videoludico con quello attuale, iniziamo.
Partiamo da un ricordo emblematico del 1997, ero in ufficio da mio Cugino, sulla sua libreria c’era uno scatolo rosso e nero con un zombie disegnato su, era un gioco per pc, il suo titolo era Resident Evil 2, la parola Evil rossa faceva pensare a qualcosa di epico per PC. Inoltre il titolo era realizzato dalla CapCom, una tra le tante case di videogiochi per sala giochi che adoravo. Chiedi spiegazioni a mio cugino che gioco fosse, lui mi rispose con un sommario “Gioco Di Zombie”, ovviamente me lo feci prestare.
Una volta messo su rimasi scioccato e stupito da cotanta bellezza e l’avvenimento che mi terrorizzò, forse il più memorabile, fu il primo incontro con il Licker che mi scendeva dalla testa(cosa che non potevo sapere essendo solo un gioco di zombie).
Mi ha anche segnato Metal Gear solid per PSX, quando io e miei amici lo acquistammo a società anni fa, sapevamo che era solo un gioco stealth, la nostra idea di gioco stealth era 007 goldeneye(n64), Thief(PC), Commandos(PC) o Mission Impossible(PSX).
Giochi dove comunque volere o potere ti nascondevi, ma alla fine ammazzavi come fosse un fps non era obbligatorio, non uccidere gli avversari o ingannarli per cui, perdemmo 3 ore di gioco sulla prima schermata, prima di capire che il nemico non andava affrontato solo di nascosto, ma andava proprio evitato.
Una volta capito questo rimanemmo a bocca aperta, nel poter giocare un gioco veramente stealth per l’epoca ed ogni colpo di scena come Psycho Mantis, la morte di Sniper Wolf e tutto il resto diventava una cosa memorabile che ti rimaneva nella testa, per giorni.
Altro titolo che volere o potere per quanto non adori questo brand, riuscì a spiazzarmi, il titolo di cui parlo è Call Of Duty 2, di esso sapevo solo che era un FPS sulla guerra mondiale come tanti altri, invece mettendolo su scoprì che era diverso, innovativo(per quanto odi questo titolo,il brand e il genere che ha creato) era il primo Fps, a cui giocavo, dove mi trovavo a morire per un colpo, come se fosse una guerra vera e quindi andava giocato diversamente dal solito, dovevi avanzare lentamente e nasconderti tutto il tempo , non era permesso uscire e ammazzare gente a cavolo come per uno spec ops, project i.g.i. o un Ghost Recon, Rainbow Six (nonostante la strategia nell’affrontare i quadri), tantomeno era comparabile ad un Doom, Quake o Serious Sam X dove si giocava e avanzava facendo la carneficina prendendo il gioco di petto.
Le mie prime ore di gioco fu capire questo e mi hanno segnato così tanto, come suppongo abbiano segnato molti altri tanto da renderlo un titolo così popolare e così emotivamente odiato dagli appasionati dei titoli Unreal-Like, come il sottoscritto.
Come non inserire Super Mario Bros in questo amarcord, di esso per esempio sapevo solo che era un gioco dove impersonavi un idraulico italiano con i baffi che salta.
Metterlo su mi apri un mondo, che mi portava a giocare solo per scoprire che tipo di livello ci sarebbe stato dopo, Tubi, Blu,Sottomarino di notte etc.. ,ma ero costretto a giocare perché nessun Youtuber o utente facebook, mi aveva mostrato tali livelli, l’unico modo per scoprirli era giocare il gioco, facendomi catturare dal fascino della scoperta, il quale scommetto se fosse uscito ora, non me lo sarei goduto in equal misura.
Ma prendiamo come esempio due saghe di cui vado matto e che sono esempi perfetti di confronto tra videogiocare negli anni 90’s e giocare ora, il primo titolo è GTA della Dma Design di lemmings, attuale rockstar games.
Di GTA, ero a conoscenza solo che mettendo sul il titolo avrei impersonato un ladro di auto, in un open world esplorabile, dove potevi uccidere gente e rubare tutte le auto che volevi(altro che Pokemon), solo ciò mi spingeva a giocare, fanculo che era in 2D io volevo scoprire ogni piccola zona, guidare tutte le auto in tutte e 3 le mappe.
Il 2 era ambientato in un futuro distopico con auto volanti e mondo gestito solo dalla malavita, il 3 era in 3D, Vice City ambientato negli anni 80 e permetteva di guidare i motorini, San Andreas ti permetteva di far tutto anche andare in palestra, il conoscere solo queste piccole caratteristiche, mi spingevano a comprare il gioco al Day one.
Per questi esempi useremo anche la saga di Fallout, il motivo che mi spinse ad acquistarlo era il fatto che era pubblicizzato come un Baldur’s Gate post apocalittico, mentre per il 3 capitolo, il motivo che mi spinse ad acquistarlo ful il fatto che fosse un Elder Scrolls post Apocalittico.
Avevo solo queste semplici e dirette informazioni anche acquistando le riviste specializzate, le quali mi facero meravigliare e amare il titolo come non mai, una volta messo su.
Mentre ora per via della sovrainformazione, ammetto di non godermi più nessun titolo, per esempio.
io non ho ancora posseduto o giocato GTA V, nonostante sia un fan dellla saga ed aveva piccole feature che me lo facevano desiderare, come l’uso di tre personaggi in real time e la possibilità di giocarlo come FPS, bisogna precisare, il titolo è uscito 1 anno prima su old-gen , mentre io lo volevo possedere per la current-gen, in quell’anno volendo o nolente, mi sono trovato il titolo totalmente sviscerato dalla stampa, utenti youtube e facebook, ormai so chi è trevor, so come è la vista in FPS, so anche come avvviene lo switch dei personaggi in tempo reale con tutti i suoi difetti.
Mi sembra che io non abbia più niente da scoprire, vedero l’online giocato solo da bimbiminkia ignoranti che giocano solo a giochi banali e non coinvolgenti, mi fa sembrare il titolo non adatto a me, quindi attualmente non ho alcuno stimolo per giocarlo e per buttarci su 30€, mentre i vecchi li ho sempre pagati 70-100€.
Stesso discorso vale per Fallout 4 per le informazioni che ho ricevuto e video che ho visto so che è uno sparatutto per nabbi, con missioni predefinite, mappa piccola, seppur piena zeppa di cose da fare e con gestionale castello stile Fable 3/Suikoden II con un po’ di The sims. Proprio non sono convinto a giocarlo con queste premesse, forse è anche un bel gioco, pad/mouse alla mano, ma ormai mi è stato sviscerato, e gli utenti dei social mi hanno fatto intendere ciò, proprio non riesco a spedere soldi per questo titolo, non so se lo acquisterò quando sarà game of the year, sicuramente ora come ora non voglio giocarci.
Gli unici giochi che ho Hype sono solo i film itenrattive(nuova ondata di avventure grafiche) perché essendo solo storia e non avendo un gameplay, non sono spoilerabili, si torna ad esser sommari come negli anni 90, quando li si vuole consigliare, stesso discorso vale per la stampa.
Gli unici titoli che ho amato, sono tutti quei titoli, ammazzati dalla critica, come titoli da esser giocati dopo, perché non perfetti … che per me sono diventati i miei capolavori di questa generazione, con momenti memorabili , forse proprio per il fatto, che ho potuto vivere il fascino della scoperta.
Esempi di titoli sono: Dark, Alice In wonderland, Woolfe, Giana Sister Twisted Dreams, Bionic Commando Reboot, Thief Reboot,LocoCycle, Rise of Triad Reboot.
Di casa nintendo invence, Bravely Default e Yokai Watch, questi ultimi due pubblicati su piattaforma 3ds hanno la coincidenza di esser stati pubblicati, senza un eccessivo spreco di informazioni a riguardo.
In Conclusione credo che la troppa informazione e anche il fatto di vedere un titolo giocato da molti youtuber o vedere i leggendari Bminkia sviscerarli, mi fa un effetto spoiler seppur non mi spoilerano la trama, mi eliminano il fascino della scoperta, questo mi porta a non godermi appieno i nuovi titoli,perché so a cosa sto giocando e so quello a cui andrò incontro, se accade qualcosa di memorabile sicuramente non lo sto cogliendo, invece prima avevo informazioni sommarie e le riviste ti dicevano solo se tecnicamente era fatto bene o se fosse divertente, non entravano nei suoi dettagli come ora, compresi i Portavoce delle varie grandi aziende.
Prima durante gli E3, ti mostravano solo Trailer , il concept o una Tech Demo, Invece ora tra un po’ te lo vincono/completano davanti ai tuoi occhi in tali manifestazioni.
Ora l’unico senso della scoperta te lo danno gli Indie, perché nessuno ci fa articoli su, hai solo info sommarie di utenti che ci hanno giocato, quando ci sono momenti memorabili riesci a capirli e goderteli al 100% nella speranza non diventino virali, come per 5naf e undertale.
Credo che se si continua così smetterò lentamente di giocare ai titoli Tripla AAA e passero solo ai Giochi Indie non famosi e quelli brutti mediocri per divertirmi. Paradossale, ma anche concreta come possibilità, basti pensare che titoli come Viscera Cleanup o Goat Simulator sono stati tra i giochi più venduti steam dietro Dota e LOL per un bel po’ di mesi, suppongo che non sono l’unico a vivere questa esperienza.
Qui i due video che mi hanno scaturito questa riflessione
https://www.youtube.com/watch?v=1f5Evz_vwIc